Rame, legno, ottone, metallo, forgiati, scolpiti, lavorati, opere d’arte. A crearle Cosimo Carlucci, artista, scultore, ricercatore di armonia.
Alcune delle sculture dell’artista nato a San Michele Salentino nel 1919 sono in mostra permanente al MUST di Lecce. Spazio, forma, luce, ricerca di Equilibrio, Elevazione, i materiali attraversano lo spazio e si lasciano attraversare formano un’armonia con la luce. Le forme superano le ombre, dominano gli spazi, attirano lo sguardo come L’occhio, gesso e acrilico su truciolato del 1977, o come Epicentro o Il Centro, stessi materiali, in cui tutto si perde in un sublime ombelico.
Cosimo Carlucci adopera la materia, per esplorare l’universo, il corpo umano, l’essenza delle cose. Adopera il bronzo e l’alluminio anodizzato, linee in lamine che creano nuove visioni.
Le opere esposte nell’ex complesso monumentale di Santa Chiara, appartengono alla collezione donata dall’artista alla città, Lecce, nel 1983. Abitano il primo piano del MUST, raccolgono la luce barocca dalle finestre, restituendo nuove concezioni della dimensione e dell’immagine. Aprono lo spazio alla riflessione sull’esistenza, sui corpo, sugli incontri, sulle vicissitudini e gli accadimenti. Poche sale, viaggio nel passato, nella complessità di un’artista che ha lasciato che la ricerca riempisse la sua vita per poi restituirci materiali essenziali, dinamiche particolari, sguardi da altre prospettive, nuovi punti di vista, corazze da indossare su corpi vuoti.
L’occhio aperto sul mondo, sul visitatore, sguardo di infinito.