Sorride anche nelle calde sere di settembre quando il cielo stellato promette ancora giornate da passare al mare e regala costellazioni.
Sorride come un fanciullo ai primi passi, alla conquista di nuovi terreni, di libertà e indipendenza, di autonomia dagli abbracci affettuosi e dalle guide sicure. Sorride anche nelle giornate assolate, pur preferendo l’ombra, al calore intenso. Ha bisogno d’acqua, sì, per non lasciarsi andare, non chinare il capo.
Originaria dei Tropici la pervinca crea macchie di colore nei giardini dalla primavera all’autunno, bianco, lilla, fucsia, celeste, piccoli cespugli allegri e misteriosi.
Sorride al gatto nero che l’osserva con sospetto e diffidenza, sorride alle api che le ronzano intorno, e alle zanzare che non l’amano. Lei, pianta dell’amore e dell’amicizia, non piange sotto le gocce dell’amara pioggia, ne sopporta il peso e l’inquietudine e aspetta torni il sole per ridere ancora. Nelle sue infinite sfumature di colore la pervinca sovrasta il verde, lo domina, lo adatta alla sua volontà. Tra tante la vinca del Madagascar si fa notare per la sua altezza e quel suo colore unico ed inconfondibile, piccola stella tra i prati e sulla terra brulla, nel vaso poi in terracotta cresce rigogliosa donando splendidi sorrisi a quanti la sfiorano, fosse anche solo con lo sguardo.
Come un piccolo fuoco d’artificio esplode con tutta la sua innata bellezza, illumina percorsi, segna strade da seguire, con piccole luminescenze di colore. Per chi sceglie il cammino e ha bisogno di luce, lei non delude, presta il suo sorriso in segno di infinita amicizia.