L’uomo consuma il consumabile bruciandolo sull’altare di una società che gli chiede di essere vorace, oltre ogni sua capacità di assimilazione.
La risposta non è mediata da alcun senso logico, da nessun istinto di sopravvivenza, ma placida si adegua ad una entità inesistente che tira le fila. Bulimici di cose, oggetti, indumenti e cibo. Ingordi oltre ogni immaginazione.
Oggi 28 luglio è l'Earth overshoot day a livello globale, il giorno in cui il pianeta ha consumato tutte le risorse messe a disposizione della terra. Incapace di farsi bastare quel che la natura mette a disposizione, l’essere umano continua ad erodere risorse irripetibili. Acqua, carne, pesce, frutta, verdura, terreno, risorse minerarie, legna, tutto è già esaurito. Rubiamo il futuro per consumare oggi.
Il Global Footprint Network un think tank indipendente, ogni anno calcola l’overshoot day, tecnicamente il rapporto tra la biocapacità del pianeta, (l’ammontare di tutte le risorse che la Terra è in grado di generare annualmente) e l'impronta ecologica dell’umanità (la richiesta totale di risorse per l'intero anno).
Famelici senza più aver davvero fame, viviamo nella nausea, come se avessimo a disposizione 1,75 pianeti. Uno non ci basta. E se a livello mondiale la data cade oggi, consentendo ai Paesi più sviluppati di sfruttare risorse non proprie per andare avanti, guardando i dati nazione per nazione, la situazione peggiora. L’Italia ha esaurito le sue risorse a disposizione per il 2022 il 15 maggio (leggermente meglio dell’anno scorso quando l’overshoot cadde il 13 maggio). Questo significa che agli italiani servirebbero 2,7 Italia per pareggiare il bilancio. Sappiamo solo far peggio, di anno in anno. Dieci anni fa cadde il 2 agosto, dieci anni prima, il 18 settembre, nel 1992 l’11 ottobre. Galoppiamo furibondi verso il nulla.
Ai bambini si insegna a far quadrare la paghetta per una settimana intera, e diligentemente loro non sforano di un solo centesimo. Crescendo quei pargoli involvono sino ad essere incapaci di autogestirsi, muovendosi come automi seguendo il flusso di una corrente generata da altri, che urla: consuma! consuma! consuma!
Chuck Palahniuk nel suo primo libro Fight Club, scritto nel 1996 fece dire al protagonista Tyler Durden “Compriamo cose che non ci servono con soldi che non abbiamo, per impressionare gente che non ci piace” e siamo ancora lì.