Infondoalmare

Le identità pop di Andy Warhol

Le identità pop di Andy Warhol

Celebre per i suoi aforismi tanto quanto per le sue opere, Andy Warhol spiega se stesso meglio di chiunque altro.

Spendere è molto più americano di pensare” disse ed è impossibile non pensare alle serigrafie con le quali è diventato l’artista pop più conosciuto e venduto al mondo. Ha preso una scatola di salsa di pomodoro Campbell, l’ha riprodotta in decine di colori diversi e ne ha stampate migliaia di copie.  Il primo lotto era composto da 32 tele, ne seguirono molte altre. La più significativa la Small Torn Campbell Soup Can (Pepper Pot) fu battuta al l’asta per 11,8 milioni di dollari.

“Le masse vogliono apparire anticonformiste, così questo significa che l'anticonformismo deve essere prodotto per le masse.” Spendere e trovare il modo di farlo controcorrente, magari acquistando la stampa di un artista che sosteneva che l’arte dev’essere democratica  e per essere tale dev’essere di massa e quindi replicabile come in una catena di montaggio infinite volte. Di qui l’utilizzo delle serigrafie, iniziato nei primi anni Sessanta. Marilyn Monroe, Mao Tze Tung, Topolino ma anche gli italianissimi Gianni Agnelli e Marella Caracciolo.

E poi i fiori, gli hibiscus, che replicò in infinite varianti, tutte ispirate alla copertina della rivista “Modern Photography” scattata da Patricia Caulfield nel giugno del 1964.

E poi le copertine dei dischi, su tutte quella per i Velvet Underground, il Banana album. Una banana gialla in copertina per fare la storia. In realtà inizialmente quella banana era adesiva, accompagna dalla scritta “Peel slowly and see”, sbucciandola, appariva rosa. La Verve Records, comprò un macchinario per realizzare la banana adesiva, ma poi negli anni, per motivi di convenienza economica, la parte adesiva fu eliminata, lasciando ai posteri l’immagine dell’iconica banana gialla.

Sul quanto e perché Andy Warhol sia stato geniale e abbia precorso i tempi prima di chiunque altro si sono spesi fiumi di inchiostro. Nulla di nuovo può essere detto sull’inventore della Factory. Nuovi sono gli occhi con cui possiamo guardare le sue opere e scorgere un significato, un senso, che sia nostro.

Al Castello Carlo V di Monopoli dal 22 giugno e sino al 31 agosto sarà visitabile la mostra  Warhol - Pop Art Identities, promossa dal Comune di Monopoli. Una selezione di opere d'arte originali di uno dei padri dell’arte contemporanea, affiancate a documenti video, incentrata sul tema dell'identità. Ricordando che lui ha già svelato tutto il nostro presente e futuro, profetizzando i quindici minuti di celebrità per tutti, molto prima dell’avvento dei social.

 

 

 

Pressinbag Testata Giornalistica

www.pressinbag.it è una testata giornalistica iscritta al n. 10/2021 del Registro della Stampa del Tribunale di Bari del 10/05/2021.

Contatti

Per qualsiasi informazione o chiarimento non esitare a contattarci scrivendo ai seguenti indirizzi