Ora che il Natale è passato non resta che concentrarsi sull’ultimo giorno dell’anno. Niente feste di piazza, meglio un super cenone a casa.
Scegliere accuratamente la compagnia giusta per divertirsi senza litigare sul costo di una bottiglia di spumante o se l’obbligo vaccinale sia auspicabile.
Sì, scegliere accuratamente gli amici da invitare e chiedere se per caso non vogliano prima di mettere piede in casa esibire un green pass. No, non quello rafforzato ma un bel tampone che certifichi la negatività al COVID. Solo per stare tranquilli tra le proprie mura durante una lunga serata, fra cibarie, canti e balli, baci augurali conto alla rovescia, gara pirotecnica, chi più ne ha più ne metta.
Festeggiare un anno che è andato via lasciando una terribile scia, tra il dolore gridato e quello rimasto in silenzio chiuso nel profondo del proprio cuore.
Buon anno, buon anno, tanti auguri. Evviva il 2022 che chi sa che cosa riserverà intanto occorre concentrarsi sull’ultimo giorno dell’anno. Chi invitare, che preparare. Cotechino, lenticchie, pesce, carne, uva, arachidi. Un primo anzi due, tre secondi, fiumi di vino. Dolci a volontà. Spumante da stappare a mezzanotte che faccia il botto e poi la guerra tra le vie della città, botti di qua fuochi di là, in una gara a chi lo spara più grosso, poveri gli animali tra le mura dei palazzi.
Di lunedì c’è la spesa da organizzare, la casa da addobbare mentre lentamente qualcuno ritorna alla routine sveglia-lavoro-casa-notte, confidando in una vincita alla lotteria per la quale non acquista il biglietto.
Meno 5 giorni ancora per il 2021 e poi tutti a festeggiare nei teatri fuori dalla piazza.