Le infinite sfaccettature del vetro catturano e rifrangono la luce in un caleidoscopio di colori, che dona movimento a tutta l’opera.
Bisogna guardarli ad un palmo dal naso per scoprire il loro segreto.
Per accorgersi che questi quadri non sono realizzati con tempere o acquarelli, ma in vetro. Vetri recuperati da vecchie bottiglie destinate alla discarica o al più alla differenziata, diventano polvere di vetro, sottile come farina e infine colore per i quadri di Giuseppe Gallo, artista di Cassano delle Murge che ha inventato questa singolare tecnica pittorica.
“E’ nato tutto per caso, un giorno ho visto un’artista realizzare le sue opere con la sabbia e ho pensato che il vetro potesse offrire una soluzione più interessante, con le sue mille sfumature di colore e tonalità” spiega Gallo.
L’israeliana Ilana Yahav e il pugliese Donatello Pentassuglia sono maestri indiscussi della sand art, ma Gallo si spinge più in là.
“Io realizzo vetrate artistiche e nel tagliare il vetro, infiniti pezzi rimangono inutilizzati, diventano un rifiuto. Per questo ho pensato a come poterli recuperare dandogli nuova vita”.
Nasce così, circa quattro anni fa, l’idea della pittura con vetro. Gallo realizza una sorta di frullatore professionale che frulla e sminuzza i cocci di vetro, che poi diventano colore per i suoi quadri.
“I primi lavori erano molto grezzi, delle prove diciamo, poi con il passare del tempo ho acquisito una certa delicatezza e sono riuscito a posare il vetro conferendo omogeneità all’insieme e riuscendo a ricreare le sfumature che avevo in mente”.
I quadri diventano così luce pura catturata da quei minuscoli frammenti di vetro.
“Giro le scuole per spiegare ai bambini che anche cose a cui non diamo importanza possono essere utili e belle. Da cose che buttiamo possono nascere quadri come questi. Tutto ha una sua utilità” in un ciclo senza fine, dove gli sprechi sono banditi.
E’ proprio questo aspetto che più sta a cuore a Giuseppe Gallo, insegnare e tramandare questa tecnica ai più piccoli “realizzo laboratori, insegno ai bambini come utilizzare questa polvere di vetro, non solo per ottenere quadri o disegni, ma per far loro comprendere il valore di ogni singola cosa”. Perché visto con gli occhi giusti, anche un frammento di vetro diventa un’opera d’arte