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Nico Gattullo alla corte del doge

Nico Gattullo alla corte del doge

Danza nel cielo con ali che lo fanno volare, più su, sempre più su sino al punto di incontro tra cielo e terra.

Nico Gattullo ama la danza, l’arte, il teatro che fonde nei movimenti del suo corpo. Nasce a Ruvo di Puglia, 35 anni fa e da lì spicca il volo. Debutta nello spettacolo Hell in the cave, poi calca il palco de La Fenice di Venezia per il Gran Ballo della Cavalchina esibendosi al fianco del cantautore Rufus Wainwright. Non si ferma mai, balla sulle onde del mare in ogni angolo del mondo, a Mumbai e Hyderabad, in India,  per esibirsi agli Aditya Birla Award 2018 e poi torna a casa, esibendosi al Festival dei Due Mondi di Spoleto.

Ora è a Venezia dove il 18 febbraio aprirà la trentesima edizione de Il Ballo del Doge, il ballo in maschera più sfarzoso del Carnevale di Venezia, dove cento artisti provenienti da tutto il mondo tra musicisti, cantanti, attori, acrobati e ballerini incanteranno il sabato grasso veneziano. 

 

Cosa dovranno aspettarsi gli spettatori del Ballo del Doge?

Mi esibirò in una danza aerea sospeso nel salone d'ingresso in cui verranno accolti gli ospiti del ballo. Sul brano “Sogno di Volare” composto da Christopher Tin (ispirato agli scritti sul volo di Leonardo da Vinci, ndr), eseguito da coro e musicisti dal vivo planerò sugli invitati con ampie ali d’angelo per portarli in un mondo di fantasia.

 

Come stai vivendo questi giorni prima dello spettacolo?

Sto vivendo questi giorni tra gli spettacoli a Palazzo Ca Vendramin Calergi, lo storico casinò di Venezia, tra progettazione e prove per lo spettacolo aereo de il Ballo del Doge, camminando per la città e vivendola insieme ai miei colleghi, nel suo periodo più magico che è appunto il carnevale.

 

Cosa ti ha ispirato nella realizzazione della coreografia?

La coreografia è stata una commissione precisa della direttrice artistica e ideatrice del Ballo del Doge Antoni Sautter: un volo di fantasia che spargesse dalle sue ali dorate creatività nel mondo. Mi sono ispirato a questa idea, all'immagine degli angeli che sono in equilibrio assumendo posizioni estreme sul cielo di Venezia, vegliandola, mi sono ispirato sicuramente alla statua dorata dell'arcangelo Gabriele che fiammeggia al sole sul campanile di San Marco e al volo appassionato e danzato di Amore e Psiche: infatti la coreografia si sviluppa in un passo a due che eseguirò con la mia partner danzatrice Elenia De Luca.

 

Com’è nato tutto? La passione per la danza, la tua carriera 

Fin da piccolo sono sempre stato attratto dall'arte, affascinato dalla macchina teatrale, dalla danza, dall’esercizio acrobatico e dalla magia del circo. Quando ho visto per la prima volta un’acrobata del Cirque du Soleil volteggiare in aria - lei era dotata di un fascino straordinario mentre eseguiva il suo esercizio, sospesa in aria come la luna nel cielo... - mi sono sentito davvero ispirato a intraprendere quella che oggi è la strada che sto percorrendo.

 

 

Ph. Carmen Surico

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