Tenera è la notte, gli occhi rivolti al cielo, un falò vietato sulla spiaggia, e infinite altre comitive di congiunti ad osservare le stelle.
Lucenti più che cadenti. “All’alba vincerò”, quale scommessa non so.
Un Bose a palla impreca contro il mare, moderna musica, trap, “Schiccherie” mentre mi chiedo se ciò che ascolto è davvero ciò che intuisco, schiccherie, non chiacchiere.
Se vedessi una stella cadente ora, in questa notte di San Lorenzo, alla quale indirizzare il mio desiderio da realizzare, non avrei dubbi, chiederei … Cosa? “La luna, ci porterà fortuna!”, maledette playlist!
Qualcosa di più realizzabile. Vorrei … “vorrei illuminarti l’anima”, sì e che ci vuole, una lampadina, meglio led per risparmiare!
No, un desiderio immediato, quello che è lì, che ci pensi quando dici “se”… “Se io , se lei, adesso dove sei?”. Qui, sempre qui, “a un passo dal possibile, a un passo da te, paura di decidere”. Eh no, non ho paura di decidere il desiderio da esprimere, è lì da sempre in cima alla lista. Whish list, no, non quella di Natale.
“Balla per me”, non voglio, “mambo salentino”, mai sia. E allora? Questo desiderio, aspettiamo domani? “perché domani sia migliore perché domani, tu strada facendo”. No, non voglio un auto fosse anche “torpedo blu”. “Io canto, le mani in tasca, canto”, non voglio cantare! “Cuccurucucu paloma, ahia-ia-ia-iai cantava”. Ma che cuccucucucu? “chi chi chi chi chichichirichi stanotte voglio stare acceso e dire sempre di sì”. Sì, basta, ecco il mio desiderio che esprimerò quando vedrò nel cielo una stella cadente. Basta con le stelle lucenti, le anime illuminate, io che voglio stare acceso. Il mio desiderio è …
“Una stella cadente” gridano in tanti. Cavolo la mascherina mi ha appannato gli occhiali. Proprio sul più bello. Ciao desiderio inespresso, al prossimo anno!
“Tequila e guaranà, guaranà”.