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Dave McKean, le sue opere in mostra a Bari

Dave McKean, le sue opere in mostra a Bari

L’artista inglese ospite del BGeek

“Vorrei essere capito potenzialmente da chiunque, nel senso più ampio possibile: voglio far ridere, piangere, voglio coinvolgere, perché ho una storia e qualcosa da dire, e per me è importante che il pubblico lo senta…che senta e capisca perché per me è importante”.

Dave McKean, disegnatore, fumettista, illustratore, fotografo, regista e pianista jazz per diletto, arriva a Bari con la mostra “Dave McKean – Il portale per l’immaginazione”, al Museo Civico sino al 30 giugno. Settantacinque tavole e alcune delle sue illustrazioni più importanti tratte dai suoi romanzi grafici come le tavole di Cages e Black Dog, lavori realizzati in collaborazione come Sandman e Signal to Noise frutto del sodalizio quasi decennale con lo scrittore Neil Gaiman; Arkham Asylum realizzato a quattro mani con Grant Morrison; le illustrazioni create per i libri di Gaiman, Stephen King e Ray Bradbury e i suoi cortometraggi.

Dave McKean non si definisce artista, ma una gazza ladra, “Io credo, ma si tratta di una definizione molto personale, che un artista sia chi crea un linguaggio. Per quanto mi riguarda, non credo di aver creato un linguaggio. Ho usato molto felicemente i linguaggi creati da altri e li ho fatti miei. Per questo ho detto di non essere un artista. Sono una gazza ladra molto appassionata che mischia vari elementi nei suoi lavori”.

Non si sentirà artista ma ha una chiara visione, un mondo interiore gotico, surreale ma al contempo vero. E’ ritornato a guardare le persone cercando di cogliere il maggior numero di dettagli, caratteristiche, posizioni, espressioni. Per rendere il soggetto reale. Allontanandosi dalla elaborazione feticistica della muscolatura tipica del fumetto americano “ho voluto ricominciare da capo, eliminando tutti questi aspetti. Guardando la gente reale. Volevo ricordare ai lettori, me compreso, come si muovono e come parlano le persone vere. Solo partendo dall’osservazione si può iniziare a semplificare, creando disegni molto più espressivi”.

E sono proprio così i personaggi dei suoi disegni, veri, espressivi anche se per realizzarli crea un mondo immaginifico. Le rughe sulla fronte, i nasi importanti, gli occhi che a volte spariscono, le mani sottili e nodose, i colori forti, cupi e sempre intensi.

Definisce i suoi lavori sporchi, fisici. “I miei quadri invece sono come uno scavo: gratto via le cose, aggiungo oggetti come terra, cemento e molto altro. Mi piace quella sensazione: una sorta di accumulo di tempo e di materiali. Poi, alla fine della giornata, torni a guardare il tuo lavoro ed è tutto mescolato, assomiglia a un paesaggio in cui le forze naturali hanno creato qualcosa che tu, anche volendo, non potresti fare. E’ un processo naturale”. Ma è palpabile la bellezza di un mondo interiore. 

McKean, che ha presentato oggi la sua mostra al museo civico  di Bari, sarà ospite del BGeek l’1 e il 2 giugno alla Fiera del Levante. 

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