“Dice che era un bell'uomo e veniva, veniva dal mare parlava un'altra lingua, però sapeva amare”, l’ho incontrato lungo “La solita strada
bianca come il sale il grano da crescere i campi da arare” e non l’ho perso più, perdendoci e ritrovandoci ogni giorno come fosse l’ultimo, pian piano ci siamo persi un po’ di più e allontanati sempre più. “Ognuno ha il diritto di vivere come può” per questo ti ho lasciato andare, ho scelto una strada che non è la tua, ti ho lasciato lì con le tue solite cose e ora? Ora “la cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me, la cambio io la vita che mi ha deluso più di te”, cos’altro potresti dirmi che già non so? Cos’altro? Non dirmi niente, “portami al mare, fammi sognare e dimmi che non vuoi morire...”. Altrimenti ti perderò per l’ultima volta e una volta ancora andrò per la mia strada. Forse potremmo incrociarci “O forse non c'incontreremo mai ognuno a rincorrere i suoi guai ognuno col suo viaggio, ognuno diverso e ognuno in fondo perso dentro i fatti suoi”.
Ricordo quando ancora ci credevo, quando ti dicevo “tu che sei diverso almeno tu nell'universo, dimmi che per sempre sarai sincero e che mi amerai davvero di più, di più, di più”.
Ogni giorno un po’ di più e quando ha smesso di crescere, tutto si è fermato. Ora a me, e a tutte quelle come me “Ci fanno compagnia certe lettere d'amore parole che restano con noi” e sono sempre e solo parole chissà se mai hanno raccolto una verità, chissà se hanno mai compreso “è difficile spiegare certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui, con le nostre notti bianche, ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro si”.
Legate a quell’unico istante di beatitudine in una vita intera. Sono dovuta andare via, perché “A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io. A modo mio avrei bisogno di sognare anch'io” e se lungo la strada ti ho perso, me ne farò una ragione “la mia vita non la cambierò mai, mai, a modo mio quel che sono l'ho voluto io”.