“Cambia ciò che è superficiale e anche ciò che è profondo cambia il modo di pensare cambia tutto in questo mondo”.
L’11 settembre 1973 quando un colpo di Stato fa cadere il governo di Salvador Allende per instaurare la dittatura di Pinochet, Julio Numhauser, cantautore cileno era su un autobus diretto a Mendoza in Argentina, dove avrebbe dovuto suonare con il suo gruppo.
Poche ore dopo il colpo di Stato gli riferiscono che i militari stanno perquisendo la sua casa. Le sue opinioni, il suo impegno sociale sono chiari e non piacciono all’oscurantismo del regime. Le uniche persone ben viste sono quelle allineate.
In quell’istante realizza che non potrà mai più tornare a casa. “Cambia direzione il viandante sebbene questo lo danneggi”.
Parte, sceglie prima l’Italia e poi la Svezia, che diventerà la sua seconda casa, ma il legame con il Cile non si spezzerà mai. Il pensiero va sempre lì a quella terra sconfinata che ama e non può più rivedere.
Nel 1982 compone Todo Cambia, “Cambia il sole nella sua corsa quando la notte persiste…E ciò che è cambiato ieri di nuovo cambierà domani così come cambio io in questa terra lontana”.
Tutto cambia canta Numhauser e ripete a sé stesso “e così come tutto cambia che io cambi non è strano”.
L’album che la contiene circola clandestinamente per tutto il Cile senza mai venire pubblicato. Due anni dopo la cantora popular argentina Mercedes Sosa decide di dare voce e pubblicare quell’inno di amore e speranza, portando quelle parole in tutto il mondo, Todo Cambia “Ma non cambia il mio amore per quanto lontano mi trovi né il ricordo né il dolore della mia terra e della mia gente”.
Per sentire Todo Cambia Julio Numhauser cantata e suonata da cliccate qui