Siamo sempre stati qui? Lui si chiede mentre la osserva, l’ha appena vista ed è come se l’avesse da sempre dentro di sé.
Brillano le teste e scintillano le stelle, corrono corrono corrono, gli occhi si chiudono gli attimi cadono. É già amore anche se è solo un attimo che ci siamo incontrati e non avevi quell’anello al dito che avrebbe chiuso il cancello davanti ai miei occhi.
E ora che tanto tempo è passato e non sempre le teste brillano, ripenso a quel momento e mi fido di lui. Per quello che vogliamo fare noi un per cento è amore e tutto il resto è stringere i denti. L’amore non basta. Io lo so e lo sai anche tu, ma quello scintillare di stelle può tenere tutto in piedi, può da solo illuminare il sogno di te e me, mano nella mano. Ma il resto ci schiaffeggia, ci inonda e restiamo a stento a galla. Le scintille si spegnono e tutto è così opaco. Ma ho ancora la mia mano nella tua e nel cuore c’è ancora quella fiamma Amarti è credere che quello che sarò sarà con te. Il rumore mi distoglie dal pensiero di te e me, mi confonde, ma per un attimo torna il silenzio, la pace E adesso che conosco anche la tua amarezza e il buio senza parole in cui sei nuda di rabbia Io ti volevo dire che la mia anima ti vuole ed il mio cuore pure e che le mie fantasie si scaldano al pensiero del tuo fiato.
Ancora una volta brillano le teste e scintillano le stelle. Ci credo ancora, come ci ho creduto dalla prima volta che ti ho vista. Toccami la faccia e non farmi fare niente, stringimi più forte e fammi dire un’altra volta sì.
Le stelle scintillano e ancora una volta le nostre teste brillano di te e di me.
Nel clima sanremese abbiamo giocato con le parole degli artisti in gara. Ogni giorno vi proponiamo una visione nata e ispirata da una canzone. In corsivo troverete le loro parole, le altre sono le nostre.
“Tuo padre, mia madre, Lucia” ispirato dalla canzone di Giovanni Truppi