Visioni d'insieme

I colori che cambiano il mondo

I colori che cambiano il mondo

Questa storia inizia con una studentessa di design che cammina per strada, osserva luoghi e persone associa gioia e benessere, tristezza e sconforto.

Ne cerca le cause. Entra negli edifici pubblici, guarda i bambini che escono da scuola, seduta sul divano nella casa di un amico si rende conto di quanto tutto sia di un avvilente grigio-beige. 

Di quanto quei colori solo apparentemente rassicuranti siano invece motivo di infelicità e apatia.

Ruth Lande Shuman inizia a prestare attenzione a cosa rende gioiose le persone, una bolla di sapone, una cesta di caramelle colorare, la luce che illumina una stanza, un parco, il mare e su tutto i colori. Vibranti.  Dopo la laurea al Pratt Institute studia per sei mesi gli effetti psicologici del colore. Scopre che nelle scuole pubbliche gli studenti hanno punteggi molto bassi e tassi di abbandono altissimi. E in quel preciso momento decide che i colori cambieranno la loro vita.

Decide di fondare nel 1996 Publicolor, un’associazione senza scopo di lucro che ha lo scopo cambiare la vita delle persone colorandola. Si affida agli studi in materia, come il saggio The impact of color on learning di Kathie Engelbrecht che sostiene che "Quando il colore viene trasmesso attraverso l'occhio umano, il cervello rilascia un ormone che influenza i nostri stati d'animo, la chiarezza mentale e il livello di energia…. La stimolazione mentale ricevuta passivamente dal colore in una stanza, aiuta lo studente e l'insegnante a rimanere concentrati”. E che al contrario “È stato anche scoperto che gli esseri umani si rivolgono verso l'interno in ambienti monotoni, il che può indurre sentimenti di ansia, paura e angoscia derivanti dalla sotto stimolazione. Questa mancanza di stimoli crea ulteriormente un senso di irrequietezza, eccessiva risposta emotiva, difficoltà di concentrazione e irritazione”.

Ruth Lande Shuman continua scrutare il mondo intorno a sé, lo studia, lo analizza "Ho visto ambienti così profondamente irrispettosi, che sembravano prigioni ed è allora che si è accesa la lampadina. Ho pensato che, se avessi messo un pennello nelle mani di studenti particolarmente disamorati, avrebbero cambiato l'aspetto e l'atmosfera della loro scuola".

Decide di coinvolgere gli studenti nel suo progetto, un piano di largo respiro che va dalle scuole medie all’università. Gli studenti dedicano tre giorni alla settimana alla fondazione per un totale di 300 ore l’anno, partecipano alla scelta dei colori e degli abbinamenti migliori e realizzano l’opera. L’obiettivo è trasformare luoghi che visivamente assomigliavano a prigioni in luoghi deputati a promuovere il pensiero creativo e l’apprendimento.

Li scelgono tutti saturi e brillanti. Il giallo che come diceva Van Gogh “è capace di affascinare anche Dio”, l’azzurro che già Matisse sosteneva che “ti entra nell’anima”, il verde amato da Chopin che “anche nel gelido inverno sarà nel mio cuore” e l’arancione che “è il rosso avvicinato all’umanità dal giallo” come diceva Kandinski. Li mischiano insieme e ne nasce un balletto di emozioni, lo stesso che si ritrova nelle parole di Sulla Strada di Jack Kerouac “Presto arrivò il crepuscolo, un crepuscolo vinaccia, un crepuscolo viola su boschetti di mandarini e lunghi campi di meloni; il sole il colore dell'uva pigiata, squarciato di rosso borgogna, i campi il colore dell'amore e dei misteri spagnoli”.

Lo stupore, l’incanto, la felicità, i colori danzano e ci illuminano, ma possono cambiare la vita delle persone? La risposta è si. Ruth Lande Shuman ha scelto le aree più povere e gli studenti più svantaggiati ed è riuscita a cambiare la loro vita. Prima di Publicolor solo l’11% di quella fascia di studenti riusciva a laurearsi entro sei anni, dopo Publicolor si è arrivati al 76%. Tutti gli studenti coinvolti nell’organizzazione hanno superato l’ottavo, il nono e il decimo grado di studi senza ritardi. L’89% degli studenti che negli anni è stato parte nel progetto ha trovato un lavoro stabile al termine degli studi.

Trent’anni di Publicolor hanno portato i loro effetti, il tasso di diplomati delle scuole superiori è cresciuto del 30% nelle scuole pubbliche provenienti da aree a basso reddito, passando dal 65% al 95%. Oltre 24.000 studenti svantaggiati hanno sperimentato la programmazione Publicolor e ognuno di loro è stato parte di un processo che ha portato alla rivitalizzazione e rinascita di 323 scuole di New York City e 254 siti di comunità attraverso l’uso del colore. Un quarto delle scuole di New York è stato colorato di turchese, arancione, giallo, verde. Portando benefici a 1,2 milioni di studenti e a un ulteriore milione di persone che ogni giorno si possono nutrire della bellezza e dell’incanto di quei colori. 

Fidiamoci di Ruth Lande Shuman e se non di lei, ascoltiamo Oscar Wilde “Il semplice colore, non contaminato dal significato e non associato a una forma definita, può parlare all'anima in mille modi diversi".

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