Tra le stalattiti e le stalagmiti che si uniscono in un lento avvicinarsi di millenni, il rumore delle gocce d’acqua che cadono è un’armonia del tempo.
La Grotta di Curtomartino, ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, offre panorami calcarei di straordinaria bellezza. È un incrocio di colori, bianco, giallo, rosso, e di stratificazioni, formatesi con il tempo.
Lo spazio circostante della dolina sferzato da un gelido vento di tramontana suggerisce di scendere per la scala nella caverna, dove il clima è più caldo e il canto dell’acqua invoglia una pausa. Fermare i pensieri che si susseguono nella mente.
D’improvviso l’odore forte e dolce della cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti, presidio Slow Food, risveglia i sensi, solleva dal torpore. In un tegame di creta i ceci neri della Murgia cotti con cipollotti, ‘spunzali’, invitano al banchetto. In una terra in cui le masserie sono ruderi abbandonati, la riscoperta e la tutela dei preziosi semi dell’antica produzione della tipica cipolla è auspicio per un futuro in cui gli spazi non siano le prigioni delle nostre anguste abitazioni. In una terra in cui le querce si lasciano suonare dal vento e le foglie cadendo danzano lievi su teatri immaginari, il gusto della cipolla rossa sorprende per dolcezza.
La cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti e la grotta di Curtomartino sono le protagoniste di Esperienze Rurali, il progetto di masserie creative nato per promuovere il territorio ed i prodotti della Murgia Barese. Dopo la mandorla di Toritto, prossimi appuntamenti con il Pallone di Gravina e l’olio di Bitonto.