Fonde la percezione dei sensi in un’unica sfera sensoriale dove si può sentire il suono dei colori e assaporare il gusto del vento.
Prince Gyasi, nato Gyasi Nyantakyi, è un fotografo ghanese che satura il mondo con i suoi colori sovraesposti. La sinestesia rende tutto percettibile su diverse dimensioni. I suoi occhi mostrano un’Africa diversa da quella disegnata dai canoni occidentali. Inizia giovanissimo con un iphone a immortale il suo mondo, dove i mercoledì sono acquamarina. Dove ogni emozione è un colore e li associa per contrasto. La terra fucsia della sua Africa con un cielo arancio che sfuma in un azzurro troppo azzurro. Tutto si contamina in un nucleo multisensoriale.
Il verde smeraldo del cielo si avvicina al turchese del mare. In primo piano i bambini, le ragazze, gli anziani di un continente raccontato da chi gli è figlio. Sceglie gli ultimi, gli emarginati, che diventano fulcro e anima di ogni sua foto. Ne esalta la pura bellezza, in un tripudio gioioso di sensazioni.
Prince Gyasi non si limita a raccontare il suo continente, ma ne scrive il futuro grazie a Boxedkids, organizzazione non-profit che ha co-fondato, che aiuta i bambini della sua città, Accra, a ricevere un'istruzione.
“Per favore capiscimi, sto cercando di trovarmi. Immagino che anche tu lo stia facendo. So da chi andare e sto facendo del mio meglio per avvicinarmi a Lui. Immagino che anche tu lo stai facendo. Vedo passare gli autobus. Ho una forte sensazione che devo unirmi ma mi ci vorrà un po’, non so quanto tempo ma so che mi unirei sicuramente. Quindi dammi un po’ di tempo. Facciamo domande e diciamo di volere una risposta semplice. Quindi chiediamo se sì significa sì, se no significa no. Sì o no non è una risposta facile ma una risposta semplice. Per favore capiscimi” scrive quando sono le parole ad esprimere i suoi sentimenti, quando il giallo dei berretti di due uomini legati tra loro, su uno sfondo viola non bastano a far provare a chi guarda il senso di oppressione e impotenza della schiavitù mentale.
Prince Gyasi con i suoi colori e i suoi accostamenti audaci è stato scelto da Pirelli per realizzare l’edizione 2024 di The Call, un calendario che parlerà di un’Africa, vista, sentita, assaporata, percepita, per la prima volta, da un africano.