Bronzini il più votato ma non basta
Resta il candidato più votato Stefano Bronzini, ma questo non è bastato a farlo eleggere nuovo rettore dell’Università degli studi Aldo Moro di Bari. Non ha raggiunto la maggioranza con i suoi 525,3 voti ponderati. Il direttore del dipartimento di Lettere, Lingue e Arti e componente del Senato accademico dovrà confrontarsi con il suo sfidante più accreditato, Angelo Vacca, direttore dell’unità operativa complessa Baccelli del Policlinico di Bari nel terzo turno di votazioni il 25 e il 26 giugno.
Dopo il primo turno degli otto candidati iniziali il primo a ritirarsi è stato Loreto Gesualdo, presidente della Scuola di Medicina dell’Università. Il primo turno aveva fornito le prime indicazioni utili. Con la competizione nella competizione tra i due candidati provenienti dall’area di Medicina. Vacca ha raccolto il maggior numero di consensi, Gesualdo ha fatto un passo indietro per far confluire, presumibilmente, le sue preferenze sul collega.
Massimo Di Rienzo, professore ordinario a Giurisprudenza; Giuseppe Pirlo, ordinario ad Informatica e Gaetano Vitale Celano, professore ordinario a Veterinaria hanno rinunciato anche loro, troppo pochi i voti racimolati per continuare la corsa a rettore. In questa sentita votazione nella quale ha votato l’82,21% degli aventi diritto si sono delineati diversi i possibili scenari.
La sfida è a due, o meglio a quattro, due a contendersi il ruolo di rettore, Bronzini e Vacca e due a determinare dove e come si sposterà l’ago della bilancia. Su chi deciderà di spostare i suoi voti Roberto Bellotti, direttore del dipartimento di Fisica, che in questo secondo turno ne ha raccolti 394? E su quale candidato si sposteranno quelli di Pierdomenico Logroscino, professore ordinario a Giurisprudenza? Il 25 e il 26 giugno ci sarà il terzo turno, solitamente quello decisivo. Vacca è da sempre il favorito, Bronzini già in odore di rettorato nello scorso sessennio. E se Bellotti e Logroscino dovessero decidere di scombinare le carte e allearsi?