Tante tantissime volte abbiamo dormito insieme, abbiamo fatto tante cose insieme, abbiamo riso, discusso animatamente, ci siamo abbracciate
ma questa notte, la notte che trascorre tra il 3 novembre e il 4 novembre è diversa
La notte è avvolta in un gravoso e tetro silenzio, ma nel contempo lo percepisco intimo e avvolgente forse perché siamo solo noi due.
Sei sfinita Mamma, davvero sfinita tu che hai combattuto tutta la vita. I tuoi occhi neri, vivi profondi sono fissi nei miei, occhi negli occhi, perse una dentro l’altra, e mi parlano incessantemente ...vuoi farmi tutte le tue raccomandazioni e dirmi tutto quello che gli ultimi giorni non hai avuto la forza di ricordarti, e capivo ogni parola silenziosa, ogni tuo sguardo, noi che spesso non ci capivamo come tutte le mamme e figlie.
Le mie mani che ti tengono stretta per non lasciarti sola, e ti accarezzo dove e più che posso, e pur avendo dentro il cuore lacerato, sento la mia voce sottile parlarti tranquilla rassicurandoti che non ti avrei lasciata sola sinché non avresti finalmente dormito serena.
Sono trascorsi 14 anni Mamma, ma ogni anno e spesso rivivo quella notte con dolce melanconia.
I tuoi occhi neri bellissimi di quella notte …sono e saranno sempre con me Mamma.