Gioia, bellezza, speranza, saggezza, forza e amore visti attraverso gli occhi delle donne di tutto il mondo.
La National Geographic Society ha aperto i suoi archivi, oltre 130 anni di storia scegliendo tra le immagini che l’hanno resa celebre gli scatti che vanno a comporre la mostra Women: un mondo in cambiamento.
“Volevo cambiare il mondo. Ma prima volevo esplorarlo. L’infanzia trascorsa in Iran mi ha fatto scoprire la stupefacente diversità del mondo e la fotografia mi ha dato modo di osservare con empatia la vita degli altri e capire che cosa significa essere umani”. Le parole di Jodi Cobb, una delle fotografe della mostra, rappresentano perfettamente il senso di questa esposizione.
Dalla gioia delle ballerine che si esibiscono al Mississippi State College for Women a Columbus nello scatto di J. Baylor Roberts, che fluttuano come petali di fiori nei loro abiti color pastello alla saggezza delle donne samburu, con le loro collane colorate mentre apprendono nozioni di informatica a Nairobi nella foto di Ciril Jazbec passando per la forza di una ranger delle Akashinga, l’unità scelta di tutela della fauna selvatica composta da sole donne in Zimbabwe, immortalata da Brent Stirton. Le foto si susseguono raccontando attraverso la luce, i colori e le forme, storie inascoltate. Meriterebbe un’attenzione maggiore e una cura che non c’è nei totem posti tra i viali del Puglia Village. Uno sguardo distratto potrebbe perdersi quegli attimi di vita, amore e lotta, preso dalla ricerca dell’acquisto perfetto. Indugiare tra quei cartonati, soffermarsi tra le mille vite che si possono vivere, nella diversità di ogni volto, di ogni anima, è il vero attimo di perfezione.