Se spiccassi il volo respirerei l’aria pura in alto nel cielo, danzerei tra le nuvole, mi farei accarezzare dal sole, planerei sul mare
che maestoso è il mio cielo al contrario. E sento sale e stelle, luci e riverbero e volo, in alto e plano sulle case, tra le foglie degli alberi, nei vicoli di una città vecchia che nasce sull’acqua. Spiego le ali e il vento mi scorre intorno e sento una pace altrove impossibile. Nessun rumore, solo suoni in accordo con tutto il resto. E volo, volo, lontano da tutto, ma i miei occhi sono sempre su di te, anche quando sono un puntino lontano nell'azzurro del cielo. Cerco sempre te, bussola morale, il mio est, il mio ovest, il mio sud e il mio nord. Volo per ridimensionare il mondo e le sue piccole beghe, volo per planare leggera sulle cose, volo per la grandezza di una visione d’insieme. Volo per non perdermi. E ritrovo te in tutta l’armonia che mi circonda. Sei nei colori che irrompono decisi, sei nella luce che illumina ogni oscurità, sei negli odori che danno forma alla vita, sei nel coraggio di ogni passo in avanti. Tu che ferma non sai stare.
E in ogni tuo passo io imparo a volare e sbatto le ali con forza e vigore e poi mi fermo sospesa nell’aria che mi culla e sono in pace con il mondo. Se volassi in un tardo pomeriggio quando il sole è ormai a riposo e il cielo è elettrico di un blu cercato per una vita intera, sarei tranquilla e felice. Sarei un cerchio perfetto, senza spigoli, senza angoli, senza ombre. Perché tu sei libertà e ad ogni tuo passo io plano sul mondo e non mi fermo perché tu, solo tu, mi hai insegnato a non indugiare. Tu, solo tu, mi hai insegnato a volare.