Gli scarabocchi su una lavagna, i gattini di casa con cui giocare, i tuffi in mare, i barattoli di vetro trasformati in case per rane e pesci,
il dondolio di un’amaca, un’estate senza fine, la luce, la gioia, il tempo lento visti con gli occhi di Alain Laboile.
Il fotografo francese racconta la sua famiglia nella mostra “Il tempo sospeso – The suspended time”, quarantotto immagini, quasi tutte in bianco e nero, visitabile dal 16 luglio al 4 novembre 2024 al Castello Carlo V di Lecce nel bastione Santa Croce, da poco restaurato.
Le immagini della mostra, curata da Peter Bottazzi, sono un estratto nella raccolta “La Famille” in cui Laboile narra il tempo di un’estate, tra ballerine in tutù sull’erba di un prato incolto, petali di fiori, baci rubati sotto un tavolo, attimi di quando la poesia si impasta con la minestra quotidiana. “La mia fotografia trasmette gioia e amore. La natura, gli elementi e gli animali occupano un posto importante. Mostra una vita semplice e felice vissuta da bambini liberi. Nelle mie foto mi concentro sulla banalità della vita quotidiana, che, se la si osserva con attenzione, nasconde bellezza ed emozione” spiega il fotografo.
Tra la luce e l’incanto di un’idea che prende forma, la felicità scorre lenta, Laboile rende eterni quegli attimi di amore, spensieratezza, leggerezza e lievità. Lo spazio si fa piccolo, più foto, più attimi da assaporare, un respiro fresco di erba bagnata dalla rugiada, il vento tra i capelli, il fragore di un tuffo, si sente tutto, ogni emozione, possibile solo quando l’arte si apre al pubblico e il pubblico si apre a lei.
La mostra, organizzata dalla direzione regionale Musei nazionali di Puglia e dal movimento culturale Spiragli, sarà visitabile sino al 4 novembre.