La scomparsa dei riti dissacra e profana la vita rendendola mera sopravvivenza.
A insegnarcelo è stato Byung-Chul Han che ci invita al reincanto del mondo attraverso il recupero del folklore e dei rituali magico-religiosi.
Nasce da questa comune visione la prima edizione del Futuro Arcaico Fest, organizzato dallo studio creativo Folklore Elettrico e curato da Maria Teresa Salvati.
Quaranta artisti, ognuno con il suo linguaggio, per proporre una personale visione della cultura popolare. Una mostra diffusa e mutidisciplinare che prende vita tra i vicoli di Bari e in due musei, il Civico e il Nuova Era sino all’11 luglio.
Il festival si inserisce nel progetto dell’Osservatorio Artistico Digitale Futuro Arcaico (consultabile su www.futuroarcaico.it) a cui hanno preso parte più di 500 artisti.
Sculture di fuoco realizzate dalla visual artist e performer Allegra Corbo, l’intervento site specific dello street artist Gomez, i balconi d’artista, le affissioni nelle nottole del centro città e nelle bacheche del Teatro Piccinni, mostre fotografiche, installazioni negli spazi museali; proiezioni video e le trasmissione di opere sonore.
“Il primo Futuro Arcaico Fest è soprattutto volontà di raccontare il patrimonio culturale italiano, attraverso folklore e rituali magico-religiosi, documentati e interpretati in chiave contemporanea, e restituiti al pubblico attraverso supporti urbani che fluiscono organicamente nella vita cittadina - racconta la curatrice, Maria Teresa Salvati - Quella che raccontiamo è l’Italia che affonda le sue radici nel passato, con l’intento di proiettarci verso un futuro scardinato dalle logiche della modernità e del pensiero globalizzante, invitando alla partecipazione, alla ripetizione e alla riconnessione all’interno della comunità e delle sue radici storiche”.
Cercando di reincantare il mondo.
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