Aspetta il tramonto, chiusa su se stessa, come se si vergognasse di farsi vedere dal sole che sorride dal cielo guardandola.
Aspetta quell’attimo in cui il cielo è ancora chiaro ad ovest e non c’è traccia di raggi di sole, di linee arancioni, di nuvole rosa. Aspetta la sera, la luna, le stelle. È la bella di notte. Bianca, fucsia, gialla, rossa, rosa, multicolore.
Mirabilis jalapa si apre all’imbrunire, attira le farfalle notturne, le falene, con il suo profumo inebriante. Sorride alla luna e alle stelle colora i bordi delle strade e i giardini più curati, lei tenace e resistente ha un solo nemico, il sole che non infierisce ma assiste allo spettacolo della narrazione che la luna ogni notte gli propone. Eccole splendere con i loro colori intensi nel buio, giocare con le foglie degli alberi, con le ombre notturne dei lampioni. Tra un cespuglio dai fiori rossi e uno dai fiori bianchi il gatto Bettino è appostato pronto per la caccia notturna, un dono da lasciare a chi dedica lui attenzioni e cibo.
I piccoli fiori, imbutiformi e pentabolati, regalano corolle alla notte. Avvicinarsi è mettere alla prova il proprio naso, il loro profumo intenso tocca corde altrimenti trascurate, invita sogni, richiama ricordi.
Spiate dalle stelle infastidite dagli aerei e dalla spazzatura spaziale, le belle di notte disegnano punti colorati anche fra le scogliere, qui i loro semi hanno trovato modo di generare tra il finocchietto di mare, segno di contaminazione. Loro le belle di notte non sono razziste, amano amarillis belladonna e la lantana, anche gli alberi di fico e i peschi. Tra luglio e settembre la loro sfolgorante bellezza è contrappeso all’abbandono e al degrado. Ad ottobre, l’arrivo del freddo, costringerà la parte sotterranea a resistere fino alla primavera per poi tornare a fiorire.
Bella di notte, democratica, unendo rosso e bianco non domina alcuno. Sarà fiore rosa, dominanza incompleta. Buongiorno bella di notte.