Lei miagola, come solo un vero gatto sa fare e comunica esattamente il suo pensiero. Miiiao mi irriti, miaaaaaoooo coccolami.
Ha però un altro potere.
Lo esercita con gli occhi. Ti guarda e ti ipnotizza, ti sottrae alle distrazioni, concentra su di sé i tuoi pensieri. Potresti anche isolarti e perdere la cognizione di tempo e spazio.
La gatta Titti fa finta di sottostare alle gerarchie feline, lasciando credere a Felix e Regina, da ultima arrivata, di essere loro i padroni di casa. Con lento lavorio ha imposto il suo volere, dorme da privilegiata nell’angolo più caldo della stanza, ha diritto a bere latte (ha fatto capire senza equivoci che l’assenza di latte non era vita degna di essere vissuta) a salire sul mobile più alto e da lì osservare gli altri. Il manto maculato grigio, le orecchie appuntite, sfida le leggi della natura saltando di qua e di là come se le pareti domestiche fossero una giungla da esplorare. Curiosa e giocherellona, segue le ombre e le luci, fino a catturarle. Il suo potere però è un altro.
Può capitare che una persona che non ami gli animali le si avvicini per caso anche se mantiene le dovute distanze. Lei, Titti, le si avvicina, non chiede carezze ma con abili e attente mosse, con prudenza e prendendosi il tempo necessario, le sfiorerà con aria disinvolta un braccio mentre è seduta sulla panca e la fisserà dritta negli occhi. Due, tre, tentativi di approccio poi ancora in giro. Titti la gatta strega ha puntato i bocconcini di pollo pronti per essere degustati, sa di non poterli avere, sa che non le saranno dati. Non le resta che fissare la commensale diffidente che mai nella sua vita ha allungato la mano per dare cibo ad un pelosetto, al massimo ha sottratto un panino dalla bocca di maestoso Terranova per salvargli la vita. Titti però ha i poteri e fissando prepotentemente ecco che la persona prescelta prende dal piatto un bocconcino e lo porge senza quasi pensarci, come un gesto pilotato. Il tempo di un battito di ciglia e Titti pensando di aver già il pollo in bocca allenta lo sguardo magnetico, quanto basta per far tornare in sé la persona. Un attimo, e Titti scopre di essere stata precipitosa. Un ultimo sguardo e capisce che il suo segreto è ormai noto e riconosciuto. Titti la gatta strega dirà a voce alta la commensale riprendendo il controllo.