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In Puglia con Piero Meli

In Puglia con Piero Meli

Nascere in Puglia, abitua i sensi ad un caleidoscopio di sensazioni, colori, sapori.

Piero Meli nasce a Bari, presto cresce in lui l’esigenza di condividere tanta bellezza e cerca chi prima di lui ha indugiato sui caratteri di questa terra. Scopre le parole di Alda Merini su Taranto, di Pier Paolo Pasolini su Bari, di Vittorio  Bodini su Lecce, di Anna Maria Ortese sul Gargano. Uno scrigno di ricchezza da condividere con il mondo. Meli raccoglie ogni gemma e ne scrive un libro, In Puglia edito da Giulio Perrone Editore per la collana Passaggi di Dogana.

Quali sono i suoi luoghi del cuore della Puglia?

Tutti i luoghi menzionati nel libro sono i miei luoghi del cuore in Puglia. La regione è ricca di sfumature diverse, ognuna con la propria storia, tradizioni e cultura. Il Gargano ha catturato la mia attenzione da bambino, con i suoi colori e le foreste affacciate sul mare. Da ragazzo, Trani e la Puglia imperiale erano le mie mete preferite. Crescendo, ho scoperto il Salento, sia quello da cartolina che l'entroterra ricco di storia. Il capoluogo, Bari, è diventato la mia bolla prossemica. Se dovessi scegliere un luogo, opterei per Bari, ma anche Trani, Polignano, la Valle d'Itria e il Gargano. Tutta la regione è il mio luogo del cuore, motivo per cui ho voluto dedicare un libro a tutti i luoghi a me cari.

 

Esiste un filo rosso che lega la Puglia dal Gargano al Salento?

Sì, c'è un filo rosso che lega la Puglia dal Gargano al Salento, e per me, come sommelier, questo filo rosso è rappresentato dal vino. Il vino pugliese funge da collante perfetto, un fil rouge che unisce la costa ai paesi dell'interno e la terra all'aria salmastra. Ma esiste anche un filo azzurro, quello che annoda cielo e mare che lambiscono questa terra. E poi c’è il filo della letteratura, della poesia, delle storie che tanti autori hanno ambientato nei vari luoghi pugliesi.

 

Ogni territorio ha le sue bellezze, ma cosa rende la Puglia speciale?

La Puglia è veramente un luogo speciale, e ciò che la rende unica è una combinazione di fattori affascinanti. In primo luogo, il cielo in Puglia offre uno spettacolo unico, con un azzurro diverso che conferisce un carattere distintivo. Gli incredibili colori delle albe e dei tramonti sono veramente eccezionali, quasi come se la stessa terra contribuisse a dipingere il paesaggio con tonalità meravigliose. Non posso fare a meno di pensare che il concetto di "ora blu" abbia trovato ispirazione proprio in questa terra.

Inoltre, la Puglia è caratterizzata da una straordinaria diversità di paesaggi, che si estendono dal Sub Appennino Dauno alla Valle d'Itria, dal Salento più profondo al Gargano, dalla suggestiva Murgia alla incantevole costa pugliese. Ogni chilometro quadrato di questa regione ha la sua peculiarità, creando una fusione di elementi unici che contribuisce a rendere la Puglia un luogo straordinario. La diversità del territorio, piuttosto che separare, sembra fondersi in un connubio armonioso che aggiunge ulteriore bellezza e carattere alla nostra amata regione.

 

La Puglia è una stratificazione di culture e tradizioni, bellezza e ricchezze, ma non sempre è in grado di tirar fuori il meglio di sé, secondo lei perché?

La Puglia, con la sua ricca stratificazione di culture e tradizioni, insieme alla bellezza e alle ricchezze che la contraddistinguono, affronta sfide nel manifestare appieno il suo potenziale. Questa complessità, se da un lato rappresenta un patrimonio culturale, può anche generare contraddizioni e deviazioni pericolose. Problemi socioeconomici, gestione inefficace delle risorse e mancanza di investimenti infrastrutturali e educativi possono fungere da ostacoli al pieno sviluppo della regione.

L'inerzia amministrativa e la resistenza al cambiamento possono limitare le opportunità di crescita e innovazione. La Puglia potrebbe sperimentare difficoltà nel capitalizzare sulle sue risorse, che spaziano dalle bellezze naturali alla ricchezza culturale, a causa di barriere burocratiche o di una visione limitata nella gestione delle risorse.

Le differenze socioeconomiche tra le varie aree della regione possono contribuire a una distribuzione disuguale delle opportunità, impedendo a certe comunità di raggiungere il loro pieno potenziale.

Superare queste sfide richiede un impegno collettivo, sia da parte delle istituzioni che della società civile, per promuovere politiche inclusive, sostenibilità ambientale e una visione a lungo termine che valorizzi e preservi le peculiarità della Puglia.

Per guardare al futuro con ottimismo, è cruciale abbracciare un movimento culturale che possa dare nuova linfa alla regione e ispirare le nuove generazioni. Questo rappresenta la speranza di un futuro migliore, in cui la Puglia possa esprimere appieno la sua identità unica e prosperare attraverso la creatività, l'innovazione e la collaborazione.

Com'è nato il suo libro?

La genesi del mio libro è alimentata dalla mia passione per la lettura. Alcuni anni fa, ho scoperto la collana "Passaggi di dogana" della Giulio Perrone Editore e ho subito avvertito la voglia di contribuire a questo progetto. Il sogno di dare il mio contributo a questa collana si è finalmente concretizzato, dando vita al mio libro dedicato ai luoghi del cuore in Puglia.

L'incontro con l'editore, avvenuto in una calda mattina romana, è stato determinante. In quell'occasione, la scintilla dell'ispirazione ha acceso il cammino verso la realizzazione del mio sogno. L'opportunità di condividere le bellezze e le emozioni legate ai luoghi che amo è diventata una realtà, dando vita a un progetto che spero possa trasmettere la bellezza della Puglia a chiunque lo legga.

Inoltre, mi auguro che la lettura di questo libro possa non solo suscitare la curiosità del lettore per i luoghi descritti, ma anche per gli autori e le opere letterarie citate. Che diventi un invito a esplorare non solo i paesaggi fisici della Puglia, ma anche il ricco panorama letterario che ha ispirato la creazione di questo libro.

 

Nel suo libro racconta le visioni di Ortese, Merini, Bodini, Pasolini e tanti altri. Qual è la sua visione di questa terra?

La mia visione di questa terra, che ho cercato di trasmettere nel libro attraverso le testimonianze di autori come Ortese, Merini, Bodini, Pasolini e altri, è una prospettiva intrisa di profondo affetto e connessione. La Puglia, per me, è una terra dalle molteplici sfaccettature, ricca di storia, tradizioni e bellezze naturali uniche. La sua bellezza risiede nelle diverse sfumature culturali e paesaggistiche che coesistono, creando un panorama unico e affascinante. Ho cercato di catturare l'essenza di questa terra attraverso le parole di scrittori che l'hanno vissuta e descritta, contribuendo così a condividere la mia personale visione e amore per la Puglia con i lettori.

 

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