Liberi di crescere all’ombra di un albero, spontanei come i sorrisi dei bambini, piccoli fiori che ammirano se stessi sotto il sole di febbraio.
Il loro nome? Non risponderanno, amano il silenzio della campagna, il canto degli uccelli e il loro rituale di corteggiamento nella stagione degli amori, il soffio del vento tra i rami e i fili d’erba, il profumo di primavera, il lento risveglio della natura. Non credono alle coincidenze né alle circostanze, ma sanno che la loro vita è una piccola esplosione di emozione incontrollata. Sorridono loro, mentre il cielo piove lacrime o il sole scalda cuori, sorridono al bambino che li coglie per un dono alla madre. Dal terreno al vaso d’acqua tempo per gioire ancora.
I petali bianchi, a volte lilla, e un cuore giallo intenso, a vederli al tramonto sembrano piccole stelle che illuminano un prato. Amano starsene a pochi centimetri dal terreno, accanto un grosso tronco di un albero dalla folta chioma, respirano ombra e profumano di narcisi. Li trovi tra le campagne in piccoli gruppi, mai soli o solitari. Sorridenti adorano stare in compagnia, come piccoli gruppi festanti che si scambiano chiacchiere mentre scende la notte, che non temono ma attendono con aria timida.
L’albero li protegge, sembra anche lui parte di un tutto, componente necessario, collante, elemento imprescindibile per la sopravvivenza.
Il loro nome? Lo celano con un sorriso, mentre una coccinella si posa su un petalo, impossibile per lei rossa e con puntini neri mimetizzarsi nella loro luce. Felici, i fiori anonimi, si compiacciono di tanta bellezza.