Se c’è un inverno, un inverno dei fiori, quando niente fiorisce, quando neanche l’attesa è pronta a venire, in quell’inverno siamo ora io e te.
Il cuore perde un colpo non respira sotto il peso della vita, un colpo dopo l’altro, il ritmo di quel che resta, il suono di un peso che si fa leggero solo quando sento te. La tua voce è come un fiume in piena e si fa largo nel mio mare come fa una vela.
Ed è tutto un andare e tornare da te a me, tutto un rimando, un cullarsi a vicenda ma ti lascio andare via quando piango ogni volta tu ritorni come l’aria nei polmoni e ti canto e so quanto fa bene.
Cerco i fiori nei campi, nelle bordure, nei vasi sui balconi, ma non ci sono petali né pistilli in questo inverno, stagione del mio cuore. Tu vai e poi ritorni, resta il freddo che a volte riscaldi. E poi vai via in questo continuo dondolare.
Ma nell’ipotesi e nel dubbio di aver disimparato tutto e nell’ipotesi e nel dubbio che io mi sia perso che abbia lasciato distrattamente indietro un pezzo tu insegnami come si fa ad imparare la felicità.
Non c’è un’estate e neanche un preludio di primavera per noi. L’autunno è già passato e i ricordi volati tra le foglie secche di giallo e rosso dipinte.
Insegnami come si fa a non aspettarsi niente a parte quello che si ha a bastarsi sempre.
Resta il dubbio di quel che ho perso, forse me, tra te e noi. Così ti chiamo, ti cerco, ti invoco. Fioriamo adesso, prima del tempo. Fioriamo in inverno, come se fosse un dono. Fioriamo oggi, quando tutto tace. Quando nel dubbio che io mi sia perso, resta solo l’inverno. E in questo inverno in cui ti invoco, fioriamo adesso, prima del tempo.
Nel clima sanremese abbiamo giocato con le parole degli artisti in gara. Ogni giorno vi proponiamo una visione nata e ispirata da una canzone. In corsivo troverete le loro parole, le altre sono le nostre.
“Inverno dei fiori” è ispirato dalla canzone di Michele Bravi