Non è inusuale riconoscere alcuni suoi versi nelle conversazioni dei protagonisti di alcuni dei film del regista americano Woody Allen.
Di lei che ha il nome di un ospedale in cui avevano curato lo zio, St.Vincent. Di lei, Edna St.Vincent Millay, poetessa nata a Rockland, nel Maine, Crocetti Editore ha pubblicato, nel settembre 2020, la raccolta Poesie, curata da Silvio Raffo.
Nel volume con testo anche in lingua originale le parole della grande poetessa sorprendono per dolcezza, velata ironia e sentimento.
“La mia candela brucia da due lati;/ prima dell’alba si consumerà./ Ma miei nemici e affezionati amici,/ che dolce luce e compagnia mi fa!”
Tutti i sentimenti, l’amore, il dolore, la nostalgia, la gioia. Liriche dalle quali è difficile alzare lo sguardo, pensare ad altro è volere voltare pagina, leggere ancora.
Sono attuali le sue poesie, sempre, parole di cuore, di mare, di viaggi. Idee, da perseguire come ideali. Non arrendersi ed andare avanti.
“Credi ch’io sia fedele a una promessa?/ Sono infedele, tranne che all’amore./ Se tu non fossi amabile, sarei/ già fuggita a inseguire la bellezza./ Se tu non fissi ancora cibo raro/ e acqua per la mia sete più aspra,/ ti lascerei – ignoralo, ma è vero! - / e come cercai te, cercherei un altro./ Ma come l’aria mobile tu sei, / e più cangianti di marea i tuoi vezzi, / perciò non è un problema l’incostanza:/ non ho che da restarti sempre a fianco. / Sei così fatuo e folle, amore mio,/ che quanto più tradisco son sincera.”
E poi c’è il mare, le spiagge:
“Non conta quel che dico,/ tutto quello che amo per davvero/ è la pioggia che scroscia sulla baia, /l’alga marina negli anfratti, i bianchi/ molluschi tintinnati sulla linea/ della marea, la traccia lieve/ di più alte maree lungo la spiaggia./ Nulla di tutto ciò dove ora sono”.
Lei, Edna St. Vincent Millay, è in quattro versi: “The world and I are young!/ Never on lips of man/ Never since time began/ Has gladder song been sung.”