Castelli di sabbia sui litorali sferzati dal vento, nelle insolite giornate di settembre, resistono come fortezze prima di tornare granelli.
Piove, la sabbia bagnata resta fredda nell’assenza prolungata del sole, i piedi in acqua ritrovano invece calore. Eppure c’è ancora chi gioca con la fantasia, immagina dimore di altri tempi, fossati e torri, mura di cinta, costruzioni che prendono forma nella visione prospettica in cui tutto diventa reale. Dame e cavalieri arriveranno di notte abiteranno le stanze scaldandosi con la legna nel camino.
Tra la sabbia scura e la roccia che si sgretola il castello abbandona la rabbia, e diviene opera imponente sfida le onde che si infrangono, nella sua posizione potrà resistere a lungo se il vento deciderà di non aumentare la sua potenza ma di restare così a gonfiare il mare senza esagerare preservando ciò che resta della costa, almeno per oggi, per questo giorno di settembre in cui tutto è un inizio.
Castelli fossati paesaggi incantati, eppure la natura sorprende disegna scenari nuovi a tinte forti. Un cavallo al galoppo sulla battigia cerca un accesso libero per la torre del re. Più in là un’armata si prepara a raggiungere la costa, su battelli di palme, ma non sarà invincibile. Tra le mura del castello l’esercito è già pronto a combattere, ha un’arma segreta, l’immaginazione. Ed ecco dal nulla apparire un’onda anomala che tutto sbaraglia. Il castello resiste, ancora mentre il sole tramonta, l’arcobaleno segna una ritrovata momentanea serenità.