Valeria Luiselli è una scrittrice. A lei va il premio Fernanda Pivano del 2020. A lei e al suo libro Archivio dei bambini perduti.
Valeria Luiselli nata nel 1983 in Messico risiede negli Stati Uniti d’America, in quel territorio caro alla Pivanoche nel corso della sua vita ha sempre saputo riportarne lo spirito nelle traduzioni dei grandi autori.
Archivio dei bambini perduti, edito da La Nuova Frontiera, è il primo libro della Luiselli scritto in lingua inglese, un romanzo che non è solo narrazione ma è ricerca, condivisione, diario di viaggio, è dramma, tragedia, è politica. È realtà, quella dei giovani migranti al confine tra Messico e Stati Uniti, il confine di chi avrebbe voluto muri invalicabili.
Nel 2014 la Luiselli pensa ad un libro diverso, ma la realtà di quegli anni racconta di bambini soli che intraprendono un lungo viaggio, da Sud a Nord, dal Messico agli Stati Uniti per ricongiungersi ai genitori. Una storia che Luiselli, traduttrice al tribunale di New York conosce bene, ha sentito più volte, ha visto negli occhi di tanti bambini e poi ha perso le loro storie. Ma ha la necessità di raccontare quelle assenze, quei vuoti, quelle perdite. L’archivio dei bambini perduti è un tentativo di colmare il bianco. Partirà da Nord per andare al Sud, sulle orme di una famiglia. Il viaggio diventa ricerca di voci, di nomi, di scatole vuote da riempire.
Luiselli, autrice anche di La storia dei miei denti, Volti nella folla e Carte False, tutti pubblicati nella versione italiana da La Nuova Frontiera, nel suo Dimmi come va a finire - Un libro in quaranta domande, approfondisce ciò che ha osservato lavorando in tribunale. Vicende di bambini e ragazzi fuggiti dall’atrocità delle loro brevi vite per approdare in una terra che potrebbe segnare il loro futuro.